Segreti d’Autore, la sfida del neo direttore Nadia Baldi
La regista, attrice e produttrice: “Ricevo il testimone da Ruggero Cappuccio, con cui esiste un sodalizio artistico fin dagli anni ’90. Le linee tracciate in questi anni, restano comunque le stesse. Come ogni anno ci si aspetta grande affluenza di pubblico”
La settima edizione del Festival Segreti d’Autore segna una data importante per Nadia Baldi. Regista, attrice e produttrice originaria di Salerno, riceve il testimone della direzione da Ruggero Cappuccio, con cui esiste un sodalizio artistico fin dagli anni ’90. “In questo viaggio ci sono stati numerosi progetti realizzati anche partendo dal basso – spiega-. Il Cilento è stato uno di questi ed è stata una grande sfida perché terra ancora priva di attività culturali. Far nascere Segreti d’Autore è stata un’esigenza dettata dalla curiosità e dall’amore per questa terra. E’ così con grande energia e grandi sforzi abbiamo chiesto a numerosi colleghi di aderire al sogno. Da qui – aggiunge – la presenza di Franco Battiato, Tony Servillo, Alessio Boni, Gigi Proietti, Enzo Avitabile, il procuratore nazionale Franco Roberti, l’astronauta Paolo Nespoli, Diego De Silva, Silvio Orlando, Claudia Cardinale e tanti tanti altri tra scienziati, scrittori artisti, giovani attori e artefici delle arti”.
Nadia Baldi nel 1996 fonda la compagnia “Teatro Segreto” di cui è legale rappresentante, organizzatore e regista insieme a Ruggero Cappuccio che è il direttore artistico, drammaturgo e regista. Nel 2002 fonda la casa di produzione cinematografica Visioni Segrete e nel 2004 la casa editrice Scritture Segrete. Il cambio alla direzione artistica del Festival è nel segno della continuità. “Le linee tracciate in questi anni – spiega Baldi – restano comunque le stesse, il nostro sodalizio già sperimentato in questi anni si conferma anche in questa nuova edizione. Come ogni anno ci si aspetta grande affluenza di pubblico, quello che puntualmente ogni anno ormai da sette anni, accompagna le due settimane di festival, ci si aspetta nuovi giovani, ci si aspetta curiosità, nuove iniziative”. Idee chiare anche sulla scelta dei luoghi in cui si tiene la manifestazione. “Come già detto il Cilento è stato una sfida, soprattutto nel decidere di costruire in un’area alle pendici del Monte Stella dove il turista fino a qualche anno fa non era una presenza così scontata, un Festival sulla Legalità, l’Arte e la scienza – dice il neo direttore – Oggi questa zona grazie al Festival ha attivato numerose attività legate al territorio. Si sono costruiti percorsi naturalistici con guide, percorsi legati ai monumenti riscoperti, alle tradizioni. Insomma questi piccoli paesi, che toccano come densità massimo i 400 abitanti in media all’anno, con il Festival si rianima di cultura, tradizione, turisti ambientalisti da tutto il mondo”.