Il Cilento sconosciuto nei percorsi di Antonio Malatesta

Il segretario dell’associazione Pro Valle Cilento e le passeggiate dal 7 all’11 agosto: così Segreti d’autore si mette in cammino alla riscoperta del territorio

Ruggero Cappuccio, ideatore del Festival Segreti d’autore, ha sempre spiegato che la rassegna nasce da un impulso vitale: valorizzare e difendere il Cilento, territorio dimenticato e misconosciuto nella sua profondità interiore. Per la riscoperta di questa terra allora non poteva bastare quanto accade sul palcoscenico, ma serviva uno slancio che la proiettasse all’esterno. Un balzo che esalta la cornice storica e naturale della kermesse può arrivare dalle passeggiate, uno dei momenti che circumnavigano il Festival. “Noi vogliamo recuperare il patrimonio di questo territorio, e l’obiettivo è simile a quello che si propone il Festival” dice Antonio Malatesta, nella vita professore di matematica alla scuola media di Ascea e per vocazione segretario dell’associazione Pro Valle Cilento. L’associazione, nata 20 anni fa, non ha fini di lucro e intende salvaguardare e valorizzare il patrimonio socio-culturale, storico-artistico e ambientale di Valle Cilento, frazione di Sessa Cilento, promuovendo manifestazioni culturali, gastronomiche e ricreative. Il fiore all’occhiello è la Sagra Campagnola, in calendario dal 21 al 23 agosto per raccogliere fondi utili agli scopi dell’associazione e “riscoprire insieme i sapori di una volta e il piacere dell’ospitalità”. Con il professor Malatesta, dal 7 all’11 agosto (ore 17-20), i visitatori del Festival possono effettuare visite guidate: dagli antichi mulini di San Mango a Palazzo Coppola (risalente al 1700) e al centro storico di Valle, fino alla tappa finale di Palazzo Altomare, edificio del ‘600 dove è in programma una rievocazione storica.

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